Come creare una strategia SEO efficace

strategia seo efficace

Aumenta il traffico organico con una strategia SEO efficace

Hai pubblicato il tuo sito, hai iniziato a far “girare” ads social ed a scrivere articoli ma ogni mese quel benedetto traffico organico su Google Analytics non cresce mai?? È un problema abbastanza diffuso in rete, a cui però vorrei darti una soluzione, e questa soluzione si chiama strategia SEO!

Un’altra problematica, che vediamo spesso quando parliamo con imprenditori e/o proprietari di siti web, è una bassa incidenza del pubblico organico sulle visite del sito o di fluttuazioni davvero vistose delle visite in base alle attività sui social.

In questo articolo, vorrei affrontare insieme a te la questione e mostrarti come strutturare una keyword strategy efficace e semplice da gestire che ti porterà risultati e visite durature nel tempo.

Creare una strategia SEO efficace (o keyword strategy) è una parte fondamentale in una strategia di content marketing e lo è ancora di più se viene creata per essere di facile interpretazione e di facile utilizzo per chi scrive poi i contenuti (spesso capita di definire delle parole chiave davvero impossibili da usare o inserire in un articolo).

Prima però di vedere nel dettaglio il metodo per creare una keyword strategy, capiamo cosa è.

Cosa è una strategia SEO?

strategia seo

La strategia SEO è il “piano di azione” che hai definito per creare e ottimizzare contenuti al fine di indicizzarli in determinate query di ricerca (la query è la richiesta che fai ad un motore di ricerca).

Ti faccio un’esempio abbastanza facile e generico: immagina di avere un sito di integratori per sportivi, la tua strategia SEO punterà magari ad avere una determinata pagina che avrà come keyword proteine del siero del latte, un’altra che punterà a magnesio e via dicendo.

La keyword alla base di tutto

Come penso si sia potuto capire fin dall’inizio alla base di ogni strategia ci sono le parole chiave.
Le parole chiave come prima cosa dovrà rispecchiare l’argomento della pagina a cui è associata; in seconda battuta la keyword deve avere un volume di ricerca discreto (proporzionato ovviamente alla nicchia di mercato che vuoi colpire).

Molto importante aver chiaro i volumi di ricerca media della tua nicchia di mercato, se per una nicchia di mercato molto grande come potrebbe essere quella delle scarpe da ginnastica un volume di ricerca che va dalle 1000 alle 10.000 ricerche media mensili può essere considerato il minimo, per una nicchia molto più piccola posso considerarlo un volume di ricerca elevato.

Come ricercare le parole chiave

Eccoci arrivati all’argomento focale dell’articolo, la ricerca delle parole chiave da inserire nella strategia SEO.

Il nostro metodo per definire le keyword da inserire nella keyword strategy, si basa su 3 passaggi:

    1. ricerca preliminare delle keywords;
    2. scelta tipologia di keyword (long tail keyword);
    3. definizione in base al search intent.

    La ricerca preliminare delle keywords

    Una volta definiti i contenuti del sito, la prima azione da fare è quella di ricercare e selezionare delle parole chiave che ritieni papabili (dati alla mano) e che poi “filtrerai” nei prossimi passaggi.

    Per fare una ricerca accurata ti consiglio di utilizzare il Keyword Planner di Google Ads (ti lascio QUI il link per accedere).

keyword planner google

I criteri che ti faranno selezionare alcune parole chiave rispetto ad altre sono tre:

  • volume di ricerca: se proprio devo darti un numero (in realtà è da considerare in base alla nicchia di mercato) ti direi che un volume accettabile tra le 1.000 e le 10.000 ricerche medie mensili;
  • competitività: il dato che trovi sul Keyword Planner è puramente indicativo (valuta solo la parte di Google Ads) ma ti interessa come dato indicativo degli “sforzi di marketing” che le altre aziende competitors impiegano su quelle parole. Più è alta la concorrenza, più sarà difficile posizionarsi in alto per quelle keyword (ripeto, prendilo come un dato puramente indicativo);
  • numero di risultati nella SERP: ultimo dato da considerare prima della selezione preliminare è il numero dei risultati che trovi per quella query di ricerca, più è alto più è difficile scalare la SERP.
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Sicuramente durante la fase di selezione preliminare ti troverai di fronte a keywords composte da una/due parole con volumi altissimi ma con una concorrenza “estrema” e keyword composte da tre o quattro parole molto specifiche con comunque volumi accettabili (ma sicuramente più bassi).

seo con parole a coda lunga
Photo Credit: Luca Bartolini

Quest’ultima tipologia di parole chiave vengono definite Long Tail Keywords (parole chiave a coda lunga), cioè quelle parole molto dettagliate che sono molto vicine alla conversione. Se un utente ricerca quella parola chiave dettagliata vuol dire che è davvero interessato e propenso alla conversione (compimento dell’azione). Quindi probabilmente avrai volumi più bassi, ma un tasso di conversione più alto.

Per determinati contenuti sono da preferire rispetto a quelle parole chiave più generiche.

Definizione delle keyword in base al search intent

Una volta considerate anche le long tail keywords, bisogna passare alla selezione finale. Per questa ultima “scrematura” bisogna ragionare sul Search Intent e cioè l’intento dell’utente che sta effettuando la ricerca.

Dovrai valutare in che fase dello user journey (percorso di acquisto dell’utente) l’utente dovrà trovare questo contenuto.

La ricerca di un utente può essere di 3 tipologie differenti:

  • Informazionale: l’utente cerca di informazioni. Pensiamo alla ricerca di una ricetta. Anche in questo caso, le SERP offrono diverse indicazioni su quello che Google reputa rilevante in termini di search intent.
  • Nei risultati organici si aggiunge un box dove viene mostrato un video, a dimostrazione della preferenza che gli utenti attribuiscono al formato della video ricetta. Altro caratteristica che è stata introdotta da Google per questo tipo di search intent è la risposta a domande dirette (ti lascio qui sotto un esempio)
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domande correlate Google
  • Navigazionale: l’utente cerca un sito specifico;
  • Transazionale: l’utente vuole compierIn questo caso, è facile trovare insieme a questa tipologia di keyword verbi come dove comprarequanto costa.
    Questo tipo di intenzione viene favorita in maniera decisa da Google, infatti è facilissimo vedere quando si effettua una ricerca del genere la sezione Google shopping.

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Ottimizzare in base al search intent

Una volta definite le chiavi di ricerca, è necessario capire anche che tipo di search intent voglio andare a colpire; in base a quest’ultimo il contenuto che bisognerà realizzare dovrà rispettare alcune regole, come ad esempio:

  • Formato: hai scritto un testo, realizzato un video o altro? In base al formato del contenuto che proponi a Google, otterrai una sua diversa “attenzione” e verrai inserito in determinate tipologie di query.
  • Stile: scrivere guide, tutorial o elenchi di tool, oltre che ad essere degli stili di contenuto che funzionano bene per spiegare concetti, sono ben visti da Google come risposta alle ricerche di tipo informazionale.

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Una volta capito anche il tipo di contenuto da proporre e ripetuta questa analisi per i vari contenuti del sito avrai finalmente definito la tua strategia SEO.

BONUS: 2 tips per rendere ancora più efficace la tua keyword strategy

Per rendere ancora più facile da applicare la tua keyword strategy ti consiglio di seguire questi due semplici tips:

controllate sempre che per le keywords che state selezionando non compaia già il vostro sito: rischieresti di farti competizione in casa e di sfavorire uno dei due contenuti in quella SERP.

Purtroppo non è così improbabile come cosa, per questo motivo ti consiglio di controllare tramite Google Search Console per che query di ricerca compari.

se serve, inserisci il link di un contenuto già presente online per aiutarti nella redazione del tuo: ci sono alcune keywords che riferiscono ad articoli molto tecnici, per questo tipo di articoli è sempre meglio avere come idee di base/esempio il contenuto realizzato dalla casa madre o quello meglio indicizzato.

Questo ti permetterà di avere una idee su come interpretare la creazione del contenuto.

Bene! Spero che questo articolo ti sia servito per dare una spinta alle visite organiche del tuo sito o comunque a capire come impostare una strategia di parole chiave.

Qual è il tuo più grande problema a livello SEO? Fammelo sapere nei commenti!

A presto
Paolo

Paolo Brigatti

Paolo Brigatti

Digital Marketing Manager

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